DA PORTO GARIBALDI AL LIDO DI VOLANO

Da sempre il territorio ha rispettato e incentivato la tradizione cicloturistica : ci si muove su strade a traffico misto , su tratti di percorsi ciclabili o sterrati per mountain bike immersi nella natura . Escursioni semplici e brevi consentono di visitare da nord a sud o viceversa le sette località balneari grazie al collegamento del traghettoche unisce  Porto Garibaldi e Lido degli Estensi e consente di oltrepassare il canale .
Da Porto Garibaldi , in direzione nord si percorre il lungomare e si arriva tranquillamente al Lido degli Scacchi , pedalando lungo la strada che costeggia la pineta e i campeggi  , poi si prosegue per il Lido di Pomposa . Per raggiungere ilLido delle Nazioni da via Marfisa d’Este , occorre imboccare la trafficata Strada Panoramica Acciaioli solo per un breve tratto e piegare subito a destra per via Capanno Garibaldi . Si attraversa il centro del Lido delle Nazioni e a nord si imbocca il viale del Lago , dove è possibile una sosta nell’area verde attorno allo specchio d’acqua . Chi volesse arrivare fino al Lido di Volano deve riprendere la Strada Panoramica Acciaioli e oltrepassare Valle Bertuzzi .  

ATTORNO ALLE VALLI DI COMACCHIO

Da Porto Garibaldi al cippo di Anita : questi due nomi rievocano momenti eroici e appasionati della fuga dell’eroe dei due mondi con la consorte per sfuggire alle truppe austro-pontificie . Porto Garibaldi ,il cui nome ricorda lo sbarco qui avvenuto il 3 agosto , è collegato a Comacchio da una comoda e sicura pista ciclabile illuminata che parte dal molo e segue la via Marina .Dopo aver attraversato il centro della cittadina lagunare , si può gustare una gita in bicicletta un pò più impegnativa , ma dal sapore magico , nel paesaggio a sud di Comacchio . Si prende la SP1 in direzione di San Giovanni di Ostellato fino al ponte , che occorre attraversare , seguendo le indicazioni per il Percorso Storico Naturalistico delle Valli . In bicicletta si può imboccare lo stradello a sinistra che conduce all’argine Fattibello e poi a Stazione Foce, punto di partenza di diversi tipi di escursioni . Da Stazione Foce si può costeggiare il lato settentrionale delle valli sul percorso sterrato dell’argine fino a Valle Zavalea-Fossa di Porto e da li proseguire sull’Argine Agosta : la strada corre dritta per altri 9 km , in equilibrio tra la laguna , a sinistra , e il canale circondariale , a destra . Dopo il bivio per Anita un traghetto consente di passare a S.Alberto , in territorio ravennate , dove più avanti , a Mandriole , si trova il Cippo in onore di Anita Garibaldi , morta il 4 agosto 1849 . Procedendo invece sulla carraia bianca che corre sull’argine prima del traghetto si scorge la penisola di Boscoforte , una stretta lingua di terra di eccezionale importanza , originata da un cordone di dune emerse in epoca etrusca .

NEL PARCO DEL DELTA DEL PO

Meta di un turismo sportivo e amante della natura , l’area del mesolano offre idee per escursioni , come la distesa verde del Gran Bosco , preziosissimo polmone verde del territorio ferrarese . Da qui si può arrivare , con una breve e sicura pedalata , fino a Torre Abate , chiavica che testimonia lo sforzo dell’uomo nella difesa idraulica del territorio . Da Torre Abate verso l’Argine del Po di Goro si incontra l’oasi del Boschetto di Santa Giustina .

Si giunge poi al percorso cicloturistico Destra Po , frequentato in tutte le stagioni da amanti delle due ruote che scelgono di percorrere interamente i 123 chilometri sull’argine del fiume ( partendo da Stellata di Bondeno ) o solo un tratto , magari proprio dove il Po piega decisamente verso sud e si avvicina al mare fino a Gorino .

UN TOUR PER ESPERTI

Un itinerario di oltre 600 km , da effettuare a tappe , lungo la costa adriatica settentrionale , che ha il suo inizio nella regione Veneto , a Chioggia , e attraversa il paesaggio incontaminato del Parco del Delta del Po . Da Mesola ci si dirige verso l’entroterra della regione Emilia Romagna alla scoperta di Ferrara , centro d’arte patrimonio Unesco , che merita sicuramente una sosta e un giro completo delle sue imponenti mura rinascimentali .

Dopo aver attraversato il caratteristico paesaggio di pianura e l’area naturalistica attorno ad Argenta ,si procede per Bagnacavallo e Faenza , si pedala in salita verso il crinale appenninico fino a Riolo Terme per scendere poi verso la città diRavenna , dai famosi masaici bizantini .

Da Ravenna si può effettuare una deviazione verso il mare nella località di Cervia , o risalire fino alle valli di Comacchio ,costeggiando il litorale . Lungo l’argine Agosta si procede verso nord attraversando il territorio alle spalle dei Lidi di Comacchioper ritornare nuovamente a Mesola-Chioggia , da dove era partito il tour .

Il percorso si snoda per la maggior parte su strade carrabili  , asfaltate , mediamente poco trafficate con brevi tratti di ciclabile . Adatto a tutti i tipi di bicicletta . Tratto di salita collinare tra Brisighella e Riolo Terme .Informazioni dettagliate dell’itinerario :


www.ferrarainfo.com